CIBO SINTETICO, DA SINGAPORE AGLI USA TUTTI PRONTI ALLA COMMERCIALIZZAZIONE

A Singapore, dopo l’approvazione concessa dalla Singapore Food Agency, il pollo coltivato di EatJust è stato messo in vendita nel dicembre 2020 tramite il servizio di ristorazione, anche se in modo molto limitato. L’Asia potrebbe diventare il bacino delle ‘proteine alternative’, con Giappone e Cina che studiano progetti legati al cibo creato in laboratorio. E se è vero che – come ha sottolineato l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) – il nome il ‘cibo sinteticonon è propriamente tale, almeno letteralmente, perché in realtà si tratterebbe di “carne coltivata derivante da cellule, un prodotto alimentare che viene realizzato utilizzando cellule animali” anche gli Stati Uniti sarebbero pronti alla commercializzazione. Poi c’è il caso della Finlandia, dove alcune imprese del territorio hanno deciso di investire nell’agricoltura cellulare, basata sulla produzione di cibo e materiali senza sfruttare allevamenti o terreni agricoli. Gli ingredienti alimentari e i componenti vengono infatti coltivati attraverso microbi, alghe, cellule vegetali o animali nei bioreattori e le cellule possono essere alimentate con zuccheri derivati da flussi secondari dell’agricoltura, della silvicoltura o dell’industria alimentare.

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