‘SOPHIA LOREN RESTAURANT’, NUOVA APERTURA A MILANO

Il ‘Sophia Loren Restaurant’ fa il bis, e dopo Firenze apre anche a Milano in via Cesare Cantù, zona tra piazza Duomo e piazza Cordusio.

Il progetto di un ristorante in onore della diva del cinema italiano e internazionale nasce dalla partnership tra la società ‘Dream Food’ di Luciano Cimmino – imprenditore già alla guida del gruppo italiano ‘Pianoforte Holding’ cui fanno capo i brand Yamamay e Carpisa – e la Loren.

La location di Milano è d’impatto, palcoscenico delle nuove tendenze di global retail, e presenta lo stesso format di quello di Firenze con ampie vetrate che si affacciano su via Cantù, il locale si sviluppa su una superficie di 400 mq e si estende su un unico livello dividendosi in 3 sale principali: la prima, da cui sia accede al locale, dedicata al cocktail&wine bar, le altre due al ristorante. Ben 150 coperti con un servizio di ristorazione, bar, caffetteria, pasticceria e cocktail&wine bar, mentre la proposta tende a un menù italiano tradizionale ma esclusivo e ricercato, per un pubblico attento ed esigente.

A fare da sfondo le immagini di Sophia, illuminate e collocate nelle partizioni verticali, a volte ricreate con anelli calati dal soffitto diventano protagoniste e completano, con altri preziosi elementi di autentica oggettistica ed alcune opere di grande valore, l’attenzione posta alle pareti. Le illustrazioni dei sottopiatti e dei tavoli in vetro che riportano il volto di Sophia sono stati disegnati dall’artista napoletano Ernesto Tatafiore.

Una sala riservata ad eventi privati discretamente filtrata con elementi tridimensionali raffiguranti Sophia completano la distribuzione interna del ristorante. Nelle stagioni più temperate è possibile anche pranzare e cenare nel dehor esterno, delimitato da fioriere arricchite da orchidee variopinte.

La pizza è firmata da Francesco Martucci, premiato come miglior pizzaiolo del mondo per 4 anni consecutivi. Il banco dedicato alla preparazione della pizza è delimitato da un’ampia vetrata che delimita la zona dedicata ai forni, rivestiti da una texture color oro brillante, una superficie tridimensionale che ricorda uno scrigno prezioso, per custodire e esaltare la materia prima di qualità superiore, caposaldo della tradizione della pizza napoletana: il celebre ‘Oro di Napoli’.

Per quanto riguarda la cucina, oltre alle pizze emergono due dei primi piatti dello chef Gennarino Esposito – due stelle Michelin e patron del ristorante ‘Torre del Saracino’ a Vico Equense – con lo ‘Spaghetto al Pomodoro’ e il ‘Mezzo Pacchero Provola e Pancetta’. Non poteva mancare una delle icone più rappresentative di Napoli: il caffè con ‘Caffè Vesuvio’.

Credit Fotografici: @sophialorenrestaurantmilano 

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