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CHE TIPO DI VINO SCELGONONO GLI ITALIANI AL RISTORANTE? SOSTENIBILE, AUTOCTONO E DOC
Da un’indagine commissionata da ‘Igm’ (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da ‘Nomisma-Wine Monitor’ per valutare comportamenti e tendenze in due momenti distinti, a distanza di un anno, dell’attuale fase pandemica – ottobre 2020 e settembre 2021 – ecco come gli italiani sceglieranno il vino al ristorante: sostenibile, autoctono, a denominazione e prodotto da brand noti.
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Il primo dato che emerge è una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recentissimi dati Istat che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite food&vine presso la ristorazione italiana. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un -22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In estrema sintesi se nel 2019 le vendite di food and wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi. Netto calo, quindi, ma con un’impennata netta nei confronti del 2020 che aveva fatto registrare un volume valutabile intorno ai 54 miliardi.
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Numeri che confermano le cifre emerse dalla ricerca Igm-Wine Monitor: se nell’ottobre del 2020 il 52% degli intervistati dichiarava di aver abbassato il consumo del vino outdoor, un anno dopo questa percentuale è scesa al 43%. La tipologia di locale che ha fronteggiato meglio questa contrazione è il ristorante (-41% dei consumatori di vino outdoor ha diminuito la spesa su questo canale, contro il -46% di winebar, enoteche, pub e bar). Sulle modalità e le scelte di consumo al tavolo del ristorante, pur sempre nell’ottica di un calo generale, dovuto soprattutto alle restrizioni, a reggere meglio sono stati i vini consumati al calice.
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Le occasioni migliori sono quelle speciali, quindi feste e compleanni, mentre hanno sofferto maggiormente quelle ‘formali’ come i pranzi e le cene di lavoro. In linea generale la contrazione dei consumi outdoor rilevata nelle interviste dell’ottobre del 2020 è superiore a quella certificata nel settembre del 2021 (-27% la differenza tra chi evidenzia un aumento della spesa per vino fuori casa rispetto a chi dichiara una diminuzione nel 2020 contro un più incoraggiante -19% nel 2021, frutto di un rallentamento nelle restrizioni ma anche di una maggiore attenzione nella qualità dei vini ordinati).
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Secondo l’indagine, il 35% dei consumatori prevede una crescita della spesa per vino outdoor per questo 2022. Ma quali saranno i driver di scelta? Il consumo al ristorante privilegerà in primis vini a denominazione e brand noti, con una maggiore attenzione alla provenienza locale o da vitigni autoctoni e con una contestuale ricerca di etichette che soddisfino la richiesta di sostenibilità.
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