BAR-RISTORANTI: TAVOLI MONO-USO E STAFF CON MASCHERINE

La ‘fase 2’ per pensare allo step post Covid-19 non è ancora chiara.

Si parla di riapertura per macro aree – nord, centro e sud – e quindi della possibilità che alcune regioni italiane possano uscire prima dal lockdown rispetto ad altre. Tra tempi di riapertura incerti regole ancora da scrivere nero su bianco, una cosa è certa: bar e ristoranti dovranno comunque riorganizzarsi completamente per rispettare il cosiddetto ‘distanziamento’ mentre per i posti a sedere e per chi si avvicina al bancone si pensa ad una sorta di ‘corridoio’ di sicurezza. Nelle location più attenzione alla gestione dei menu, con tovaglie e tovaglioli igienizzati. Lo staff dovrà utilizzare dispositivi come mascherine, guanti e prodotti igienizzanti. I flussi della clientela dovranno essere regolati attraverso prenotazioni online, e l’ingresso avverrà a scaglioni in base alla grandezza del locale. Negli esercizi di 40 metri quadri, ad esempio, è possibile che si potrà entrare un cliente per volta, e all’interno varrà la regola della distanza: almeno un metro tra lavoratore e cliente al bancone (quindi anche per l’asporto) mentre nelle sale la distanza tra i tavoli dovrà essere di almeno due metri per garantire il passaggio in sicurezza dei camerieri. Si discute ancora sulle date per la riapertura: si parla dell’11 maggio ma ancora nessuna data certa sul calendario.

Nella Capitale, una delle città d’arte che dovrà presto confrontarsi con la ‘fase 2’, il Comune di Roma ha fatto sapere che ci saranno tempi più veloci e procedure più snelle per ottenere la concessione di occupazione di suolo pubblico sia per i tavolini che per i dehors, più ampia la porzione di strada o marciapiedi assegnati per la dislocazione degli arredi in modo da garantire la distanza minima di un metro.

Con molta probabilità ci sarà il contingentamento dei tavoli, renderli anche mono-uso ovvero impiegabili solo con un cliente o un gruppo a cena o a pranzo. Bocciata del tutto la prima ipotesi di installare delle paratie in plexiglas per separare i coperti. L’alternativa a cui sta pensando è quella di  diluire il più possibile i posti, 4 dove prima ne sedevano 6. Sulle date di riaperture l’incertezza corre, ma si pensa tra il 15 e il 20 maggio.

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