‘PASTA DAY’, ITALIANI AMANO FARLA IN CASA SEMPLICE E RIPIENA

La produzione mondiale di pasta tocca quota 17 milioni di tonnellate (+1,8% sul 2021), raddoppiando quasi i 9 milioni del 1998. L’Italia è ancora prima al mondo nella classifica dei Paesi produttori con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022 (+3,2% sul 2021) e un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro (+24,3% sul 2021).

Il Bel Paese è anche la nazione che ne mangia di più con 23kg pro-capite all’anno, precediamo Tunisia con 17 kg e Venezuela con 12 kg, con un totale di 1,3 milioni di tonnellate consumate nel 2022. Il 25% della pasta consumata nel mondo e il 75% consumata in Europa sono prodotti da un pastificio italiano. In questi 25 anni la produzione mondiale di pasta è quasi raddoppiata: è passata da 9 a 17 milioni di tonnellate.

Più della metà della pasta prodotta in Italia finisce all’estero. Germania, Regno Unito, Francia, Stati Uniti e Giappone si confermano i Paesi più ricettivi, acquistando complessivamente circa il 58% dell’export italiano di paste alimentari (2.187 milioni di euro). Tra i mercati emergenti registrano ottime performance anche Arabia Saudita (+51%), Polonia (+25%) e Canada (+20%).

In quasi una famiglia su tre (30%) si prepara pasta semplice o ripiena fatta in casa durante l’anno con un ritorno in cucina spinto dalla ricerca di qualità della vita ma anche dal caro prezzi, con la passione per il mattarello che ha contagiato anche i giovani tra i 18 e i 34 anni (35%). Per il Pasta Day, che si celebra il 25 ottobre, i pastai di Unione Italiana Food hanno simbolicamente donato alle mense Caritas di Milano, Roma, Napoli, Palermo e Lucca 25 tonnellate di pasta, un quantitativo sufficiente ad assicurare 310 mila pasti caldi. Interclasissta e antispreco, la pasta rimane il comfort food per eccellenza.

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