FOOD DELIVERY VALE 1,8 MLD E RAGGIUNGE IL 71% DEGLI ITALIANI

La consegna di cibo e piatti pronti a domicilio – food delivery – muove un mercato che al 2021 valeva 1,8 miliardi di euro e questo tipo di servizio raggiunge ormai il 71% della popolazione italiana. A delineare questo scenario è ‘The European house-Ambrosetti’ che in occasione del settimo ‘Forum sul Food&Beverage’ ha evidenziato il ruolo delle piattaforme di food delivery che nell’ultimo anno hanno rappresentato il 97% del valore totale dei piatti venduti per la consegna a domicilio. Solo il 3% proviene dai canali online dei ristoranti tradizionali. Le vendite attraverso le piattaforme di food delivery valevano 70 milioni di euro, nel 2018 oltre 360 milioni e nel 2020 più di 700. La pandemia ha contribuito alla crescita esponenziale di questo fenomeno – +20% di valore tra 2020 e 2021 – che si avvicina oggi in Italia ai 2 miliardi di euro complessivi e che ha ulteriori e ampie possibilità di sviluppo futuro. Il fatturato complessivo a fine 2022 si è attestato a 4,7 miliardi di euro grazie soprattutto al food delivery che rappresenta il 44% del valore, seguito da spesa alimentare (37%) ed enogastronomia (19%). Le scelte e le abitudini mutano anche grazie agli strumenti tecnologici che si utilizzano: oggi otto consumatori su 10 sono raggiunti dai social network, il 60% manifesta un forte interesse per la cucina e il 31% naviga sui social con l’intenzione di scoprire nuovi prodotti da acquistare. Grazie alla tecnologia e allo sviluppo del food delivery, oggi anche in Italia, sono accessibili nuovi concetti di ristorazione come le dark kitchen – cucine specializzate solo nella consegna a domicilio – o le ghost kitchen, laboratori che lavorano per più marchi dedicati alle consegn), le social kitchen dove organizzare eventi con la cucina come filo conduttore o ancora le shared commercial kitchen, spazi per cucine commerciali in condivisione che ottimizzano così i costi di gestione. 

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