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TARTUFO BIANCO D’ALBA, PEZZATURE MINI E PREZZI DA 500 EURO L’ETTO
È l’oro bianco delle Langhe, dichiarate nel 2014 insieme ai territori di Roero e Monferrato ‘patrimonio dell’umanità dell’Unesco’, le pezzature di quest’anno sembrano ancora piccoline mentre i prezzi partono dai 500 euro l’etto. Questo il trend, inziale, del Tartufo bianco di Alba – simbolo del territorio piemontese – di cui è in corso la 92esima fiera internazionale fino al 4 dicembre.
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Le piccole dimensioni dei tuberi potrebbero – con molta probabilità – essere dovuto al grande caldo dei mesi precedenti. Il tartufo bianco pregiato, conosciuto come ‘tuber magnatum pico’ è una varietà di tartufo bianco e la qualità migliore si raccoglie nel periodo autunnale nei boschi delle Langhe.
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La ‘Fiera del Tartufo Bianco d’Alba’ inizia nel 1929 come ‘Fiera mostra campionaria a premi dei rinomati tartufi delle Langhe, inserita nei festeggiamenti della ‘Festa Vendemmiale’.
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Successivamente, nel 1932, si trasforma evolvendosi ed acquisisce ufficialmente il marchio ‘Fiera del Tartufo’, legandosi sempre più ai prodotti tipici dell’Albese e, in particolar modo, ai vini. È nel 1963 che ottiene l’appellativo di ‘nazionale’ e nel 2007 diventa ‘Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba’.
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Quest’anno è un’edizione particolare che si lega con il centenario della nascita di Beppe Fenoglio, scrittore che meglio di tutti ha saputo raccontare il territorio che ha vissuto e amato, appunto le Langhe.
Crediti Fotografici: @tartufobiancoalba
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