ELEZIONI, OGNI LEADER POLITICO SOMIGLIA A UN PIATTO. SCOPRI QUALE!
TUTTO HA INIZIO CON ‘PANCETTA VS GUANCIALE’
Il 25 settembre gli italiani andranno a votare per le elezioni politiche. Una campagna elettorale che si è aperta con lo spartiacque ‘pancetta vs guanciale’, dicotomia lanciata dal segretario del Pd Enrico Letta per polarizzare la scelta tra lui e Giorgia Meloni presidente di Fratelli d’Italia, che ad oggi – percentuali alla mano – rappresenterebbe il primo partito non solo del centrodestra ma anche in Italia. La pancetta su campo nero e il guanciale su campo rosso a sintetizzare proposte e scelte, con un rigatone che svetta e l’hashtag #guancialetuttalavita. Ecco che il post di Letta ha prodotto in meno di due ore 2.500 commenti, 1.800 condivisioni, 2.400 like.
IL SONDAGGIO DI ‘FOODERIO’, SCEGLI PIATTO PER OGNI LEADER
‘Fooderio’ sulla scia della suggestione meme/cibo – in questo mese di campagna elettorale – ha chiesto agli utenti di partecipare al sondaggio per scegliere qual è il piatto che più identifica i leader di partito attualmente in corsa per Palazzo Chigi. Ad ogni leader tre opzioni di pietanze, e all’utente la possibilità di sceglierne una sola.
LETTA, ‘MINESTRONE’ AMMUCCHIATA CSX
Al segretario del Pd Letta vista la sua permanenza in Francia e la conoscenza con Macron uno spaghettino con escargot à la bourguignonne, l’incauta possibilità di inserire Calenda nella colazione ne fa un baccalà con crema di grana e funghi porcini ben impiattato e la voglia di ammucchiare il centrosinistra unito contro le destre…un bel minestrone.
MELONI, SINCERA E SCHIETTA COME UNA ‘CARBONARA’
È scrocchiarella come un trancio di pizza bianca farcita con la mortazza, la sua vicinanza e il recente auspicio a una possibile vittoria di Vox in Spagna la accostano a una autentica paella valenciana, l’essere schietta e sincera identifica Giorgia Meloni a una carbonara.
SALVINI, ‘POLENTA E SALSICCIA’ STRETTO NELLA MORSA ZAIA
I passati rumors veri o presunti su suoi rapporti con l’establischment putiniano permeano nell’immaginario collettivo e lo posizionano verso un’insalata russa, l’orecchio d’elefante con patate fritte rispecchia il localismo milanese sotto la Madunina mentre la polenta veneta con salsiccia indica la morsa delle regioni del nordest e del presidente Zaia.
BERLUSCONI, EVERGREEN CON ‘PENNETTE ALLA VODKA’
Berlusconi ha dimostrato di essere un evergreen per tutte le stagioni, dall’ascesa degli anni ’80 quando sulle tavole regnavano le pennette alla vodka, alla pizza napoletana quando negli anni dei suoi governi duettava con Mariano Apicella o qualche mese fa con Cicciotto a Marechiaro intonando Malafemmina, fino a conquistare tik-tok popolo dei sushi-lover.
CALENDA, ‘AZIONE’ RISCHIA DI SGONFIARSI COME UN ‘SOUFFLÉ’
Elitario fino a snobbare gli istituti tecnici gioca a strizzare l’occhio al popolo meritandosi l’accostamento a una pasta col sugo finto. L’accoppiata con Renzi è da club-sandwich ma la sensazione è che Azione rischi di non prendere quanto immaginato sgonfiandosi come un sufflè.
RENZI, NARCISISMO POLITICO DA ‘PETTO DI POLLO AL CURRY’
Il suo accento è da panino col lampredotto ben rigonfio, il falafel di ceci con salsa tahina ricorda le sue consulenze, legittime, con gli Emirati Arabi mentre il petto di pollo in salsa piccante conferma il suo narcisismo politico.
CONTE, SE FA PIENO VOTI AL SUD ‘ORECCHIETTE ALLA FOGGIANA’
C’è chi giura che al Sud farà il pieno di voti e allora ecco le orecchiette alla foggiana, la sua regione d’origine racconta il meglio del panzerotto pugliese e ora – da ex premier – riemerge guida grillini riproponendosi agli italiani stile peperone caramellato, agrodolce ma indigeribile.
DI MAIO ‘PASTA ALLA DISPERATA’ PUR DI RIMANERE IN PARLAMENTO
La sua terra è quella della frittatina di pasta, i suoi tentacoli su più ministeri e con diversi governi ne fanno bel polpo croccante. L’avventura con ‘Impegno Civico’ dà l’dea di uno svuota frigo, una pasta alla disperata – lontana dai fornelli senza rinunciare a un piatto saporito – pur di rimanere in Parlamento.
QUALE PIATTO RAPPRESENTA LE COALIZIONI DI GOVERNO?
‘Fooderio’ ha chiesto anche agli utenti quale piatto – in questo caso solo due pietanze – assocerebbe ad un eventuale governo guidato da una coalizione di centrodestra, centrosinistra o di unità nazionale.
CDX VINCENTE MA DIVISO, ‘SPEZZATINO DI CARNE’
Per un governo di centrodestra: Lasagna o Spezzatino di carne tradizionale, la scelta è stata sul secondo con un Cdx sicuro alla vittoria ma fortemente diviso su temi importanti come fisco, crisi energetica e immigrazione.
CSX NEL CAOS ‘FRITTO MISTO ALL’ITALIANA’
Per un governo di centrosinistra: Fritto misto all’italiana o Tortelloni in brodo, la prima opzione rappresenterebbe meglio il caos sinistrorso.
EVENTUALE GOVERNO UNITÀ NAZIONALE SAREBBE ‘POLPETTONE’
Per un governo di unità nazionale: Insalatona mediterranea o Polpettone, il secondo vince. Un governo allargato, seppur con il placet del Presidente Mattarella, non rispecchierebbe il voto delle urne tanto da essere un bel polpettone.