MARK ZUCKERBERG A TORINO TRA PRALINE E PIATTI STELLATI

Se è vero che i social sono condivisione, cosa c’è di meglio nel condividere del cibo, soprattutto se si tratta di piatti stellati? E’ così che il fondatore di Facebook – oggi ‘Meta’ – Mark Zuckerberg ha pensato di fare una visita a Torino. Città misterica che nell’immaginario collettivo è legata in un certo senso a culti esoterici. Ma la cioccolateria ‘Peyrano’ così come il pranzo al ristorante ‘Del Cambio’, pur non avendo nulla di occulto, di sicuro hanno qualcosa di iniziatico almeno verso l’eccellenza dei sapori e del buongusto. Queste le tappe torinesi segnate da Zuckerberg insieme alla moglie Priscilla, accompagnati da John Elkann.

Due location storiche. La Peyrano è stata fondata nel 1915, azienda a conduzione familiare attiva nella produzione di cioccolato e gelatine alla frutta. All’interno della fabbrica si seguono processi molto raffinati dove la filiera del cioccolato viene lavorata dall’inizio alla fine, dalla fava alla tavoletta.

Le fave di cacao, vengono tostate a fuoco diretto, in una stufa alimentata da legno d’ulivo, per eliminare ogni residuo di acidità superflua. Successivamente, il rompicacao le frantuma e riduce in granella, poi il melangeur, a una temperatura di 45°, schiaccia la granella e ne fa uscire il burro di cacao. Dalla pasta di cacao si ottengono i cosiddetti ‘pani’, ovvero dei mattoncini profumatissimi che vengono conservati per le lavorazioni successive. E ancora dopo, si procede allo spolvero dello zucchero a velo, burro di cacao e vaniglia. Infine, sciolti, decantano in grosse vasche.

Prima di diventare tavolette o cioccolatini vengono lavorati nelle conche ben 72 ore. Una fase delicata quanto indispensabile per ossigenare e amalgamare il cioccolato, fino a garantirgli la giusta pastosità e un gusto vellutato.

Curiosa la denominazione del ristorante Del Cambio, chiamato così per il cambio dei cavalli che venivano usati dai viaggiatori da e per Parigi che in questo ristorante si fermavano per rifocillarsi, ma anche inteso come cambio della moneta che veniva usata dagli uomini d’affari che frequentavano la piazza antistante al ristorante.

È stato lo chef stellato Matteo Baronetto – allievo di Gualtieri Marchesi e già braccio destro di Carlo Cracco – a far degustare la cucina Del Cambio a Zuckerberg. Oltre alla stella Michelin, Baronetto si fregia di una recente pubblicazione editoriale: ‘Iconiche Similitudini’, 32 ricette inedite accompagnate da altrettante illustrazioni dove le similitudini sono frutto di riflessioni, dal piacere di osservare e percepire persone, cose, profumi e sapori. 

Dalla sua fondazione nel 1757, vanta frequentazioni prestigiose e nei suoi storici saloni hanno mangiato Cavour, Casanova, D’Annunzio, Nietzsche, Verdi, Balzac, Audrey Hepburn, gli Agnelli. Da oggi, anche Mark Zuckerberg. Crediti Fotografici: Facebook @DelCambioTorino @CioccolatoPeyrano

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