‘BAROLO CEREQUIO 2018’ TRA I VINI TOP NEL MONDO

Da marzo una storica cantina piemontese entrerà a far parte dell’esclusiva rete franceseLa Place de Bordeaux’, l’autorevole canale di distribuzione dei vini più preziosi al mondo. Parliamo del ‘Barolo Cerequio 2018’ – già distribuito in 50 paesi nel mondo – che diventa il primo Barolo e il primo vino piemontese ad essere distribuito dalla prestigiosa piattaforma francese. Con l’aiuto di Timothée Moreau del ‘Bureau des Grands Vins’, un pool di otto top négociants, il vino italiano è stato scelto per lo sviluppo di una distribuzione mondiale ottimale – ad esclusione di Italia, Nordamerica, Canada e Corea – lavorando con la storica cantina Michele Chiarlo di Calamandrana per assicurare una più ampia e capillare copertura del mercato per uno dei cru più rappresentativi e prestigiosi del Barolo.

Il ‘Barolo Cerequio 2018’ è prodotto da uve Nebbiolo in purezza, provenienti dal cru Cerequio, situato tra i comuni di La Morra e Barolo. Questo vigneto è curato con estrema attenzione tramite diradamento dei grappoli in eccesso a fine estate e con vendemmia a raccolta manuale. La vinificazione avviene in tini di Rovere da 55 ettolitri ed è seguita da 20 giorni di macerazione a contatto con le bucce e bagnatura soffice del cappello con sistema a doccia ad una temperatura tra i 30° e i 27°, per poi terminare con affinamento minimo di 3 anni, di cui 2 anni in botte di Rovere di media capacità.

Una cantina la cui storia nasce col padre di Michele, Pietro, che decise di ritornare a Calamandrana, iniziando a investire nella campagna circostante, ripiantando vigneti e intuendo le potenzialità future del vino in queste aree. Michele Chiarlo, dopo aver seguito la scuola enologica di Alba, realizza la sua prima vendemmia nel 1958. Da allora, si dedica anche all’espansione della rete commerciale, sondando il mercato americano e quello legato ai paesi del nord Europa. Nei decenni successivi la cantina consolida la propria posizione, espandendosi geograficamente, andando ad acquistare parcelle nei cru più esclusivi di tutto il Piemonte.

Oggi la produzione della cantina è affiancata dai figli Stefano e Alberto, con le vigne che si espandono per 120 ettari all’interno di alcuni dei crus più vocati del Monferrato e delle Langhe, tra cui spiccano Cannubi e Cerequio per il Barolo, Asili per il Barbaresco e La Court per la Barbera di Nizza. Tra i filari si coltivano le varietà più identitarie di ciascun territorio, come Nebbiolo, Barbera, Cortese, Moscato, Dolcetto e Arneis. I vigneti sono curati utilizzando la lotta integrata, cercando, con azioni concrete, di tutelare il paesaggio in cui crescono i vini. In cantina, l’uso attento del legno durante gli affinamenti non inficia mai le caratteristiche intrinseche dei vitigni. Michele Chiarlo è una realtà produttiva di rilievo, che dà origine a più di venti etichette, tutte caratterizzate da una qualità eccelsa, capaci di alternare vini più leggeri e spensierati a prodotti più importanti e austeri. Una gamma che, com’è giusto che sia, riscuote un meritato successo sia a livello nazionale che internazionale, mietendo punteggi e riconoscimenti davvero importanti. Foto in evidenza e interne da Facebook @michelechiarlo.official 

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