CANI E GATTI MANGIANO COME I PADRONI. MERCATO ‘PETFOOD’ VALE 767MLN

Il menu di cani e gatti? Sempre più simile a quello dei loro proprietari, soprattutto come valori-guida e trend emergenti, dall’affermazione del ‘free from’ al trionfo del made in Italy, all’attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione della filiera, è quanto emerge dai dati diffusi dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy sul ‘petfood’– il destinato all’alimentazione felina e canina. Il petfood è un mercato che, tra supermercati e ipermercati, vale 767 milioni di euro di sell-out, generati da 3.461 prodotti, e che, nell’arco dei 12 mesi analizzati, ha registrato un aumento di +1,2% delle vendite complessive.

I dati hanno individuato tre tendenze predominanti: il ‘rich-in’, il ‘free from’, è l’italianità. Il paniere più consistente, per numero di referenze e per valore delle vendite, è quello dei prodotti arricchiti: complessivamente il rich-in supera i 453 milioni di euro di vendite (59,1% del totale nutrizione cane e gatto) e mostra una crescita annua di +1,0% del sell-out. Nove i claim individuati sulle etichette di 1.774 prodotti arricchiti: ‘vitamine’ è il più importante in termini di numero di prodotti e giro d’affari, seguita da ‘omega 3-6’ e ‘proteine’. Si contraggono invece le vendite di alimenti con ‘carne/pesce fresco’ (-12,6% nei 12 mesi rilevati), pur restando ancora molto diffusi (353 prodotti, pari al 10,2% di quota). Hanno superato i 435 milioni di euro (+2,8% annuo) le vendite dei 1.557 prodotti che rientrano nel paniere free from.

Cinque i claim rilevati dall’Osservatorio Immagino sulle etichette dei prodotti destinati a cani o gatti: il più diffuso è ‘senza coloranti’, mentre quello a maggior crescita annua è ‘grain free/low grain’ (+21,4% in termini di vendite). Il vero fenomeno del momento nel petfood è però l’affermazione dell’italianità dei prodotti come valore determinante per le scelte d’acquisto in supermercati e ipermercati italiani.

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