LONTANO DAI RIFLETTORI FANNO CONOSCERE LA PIZZA ITALIANA IN TUTTO IL MONDO

Non li troverete in quelle classifiche smielate stilate dalle stesse testate di food che organizzano premi, danno medaglie e dove a vincere sono sempre gli stessi ma invertendo i primi posti. Eppure esiste un minuscolo plotone di pizzaioli – che non si fanno chiamare maestri pur insegnando formazione all’estero – che ogni giorno porta il brand pizza in giro per il mondo. Sono i viaggiatori dell’impasto, un termine quasi romantico ma che spiega bene che stiamo parlando di professionisti sempre con la valigia pronta verso l’Europa, il Medio Oriente e gli Stati Uniti. Da anni si dedicano a lanciare startup, nuove location e catene importanti, e anche a loro quindi dobbiamo il buon nome dell’Italia quando si celebra la nostra pizza tricolore come un’eccellenza gastronomica.

Fucina dell’Associazione Pizzerie Italiane (Api) Roberto Mannocchi, Ugo Veri, Simone Veglianti, Daniele Vanore godono di un successo silenzioso – non strillato dal main stream – dove il loro lavoro riesce se i numeri richiesti da chi gli ha dato fiducia filano e i fatturati sono in linea con le proiezioni di un potenziale successo di un marchio. Roberto Mannocchi, specialista in pizza tonda, alla pala, in teglia e tonda napoletana. Esperienze in Cina e in Indonesia, conosce i forni di del Regno Unito come le sue tasche tanto da vincere il premio – questo sì che fuori dalle classifiche ‘de noantri’ – come miglior pizzaiolo Uk per ben due volte, 2018 e 2020, al concorso ‘Pizza Chef of The Year’. Ugo Veri, a New York e Dubai ha praticamente messo le radici. Da anni, infatti, viaggia a go-go per trasferire il suo know how ai brand di grido americani e per formare nuovi pizzaioli presso la prestigiosa scuola di formazione professionale di cucina ‘Icca’ nel Medio Oriente.

Simone Veglianti, due anni nella città della grande mela specializzato nella pizza al taglio ha dato supporto a grandi marchi. New York sembra essere molto ricettiva a questo tipo di prodotto, tanto che stanno per decollare nuovi brand grazie alla collaborazione con Veglianti. Daniele Vanore, campano doc ha nel sangue lo spirito verace che serve per portare la pizza tonda napoletana a Dubai, e per 6 mesi ha fatto formazione e avviamento startup per lanciare un brand di pizzerie negli Emirati Arabi.

Fooderio’ – almeno per ora – ne ha scovati quattro, ma già stiamo sulle tracce di altri talenti…sconosciuti ai più perché la loro mission non è portare in alto il proprio nome ma far conoscere la pizza italiana al mondo intero.

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