NAPOLI LANCIA ALLARME: PIZZA RISCHIA DI COSTARE ANCHE 10 EURO

Mentre in Parlamento i partiti cercano la quadra per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, e agenzie di stampa riportano un simpatico siparietto tra i ministri Luigi di Maio e Giancarlo Giorgetti che incrociatisi in Transatlantico hanno visto il primo scherzare verso il secondo: “non è scontato che un lombardo apprezzi la pizza” quasi – chissà – a valutare un equilibrio tra M5S e Lega sul nome da eleggere al Quirinale, Napoli lancia il grido d’allarme sull’aumento della pizza a causa del rincaro delle materie prime. Dopo la colazione al bar e il caffè, rischia di schizzare alle stelle anche un’altra delle icone del made in Italy. Secondo quanto riportato da ‘Il Mattino’, infatti, il prezzo per una pizza classica potrebbe aumentare dai 50 centesimi fino ad arrivare ad 1 euro. Per le pizze al tavolo, invece, sarebbe un salasso vero e proprio: anche una delle più classiche potrebbe arrivare a costare 10 euro. Un aumento dovuto al rincaro dei prezzi sui prodotti a marchio Dop, e ancora della mozzarella di bufala, della farina e delle verdure.

“È il caso di dire…dopo il danno anche la beffa perché significa infliggere un ulteriore colpo al mondo pizza – già in grande sofferenza dall’inizio dell’emergenza pandemica – alle imprese, alla filiera e all’indotto. Se sale il prezzo di una pizza vengono colpite anche maestranze, lavoratori, fornitori, addetti alla logistica e consumatori finali. Un comparto su cui già pesa l’aumento dell’energia e delle bollette per le utenze. Così è davvero difficile risalire la china” – commenta Angelo Iezzi presidente dell’Associazione Pizzerie Italiane.

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