A MASTERCHEF GLI ‘INGREDIENTI MIGRANTI’ DEL MEDIORIENTE

Prosegue la competizione tra i fornelli di MasterChef Italia e le nuove sfide sono una finestra aperta sulla società moderna, all’insegna della mescolanza tra culture. Mai come in questa edizione, il cooking show è cosmopolita e rappresenta il cambiamento in atto non solo nella cucina ma anche nella società, ospitando concorrenti da ogni parte del mondo. Domani, su Sky e in streaming su Now, gli aspiranti chef cucineranno tra sapori e profumi internazionali, per convincere i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli e inseguire l’obiettivo di poter proseguire il proprio percorso in cucina. La ‘Mystery Box’ condurrà i concorrenti alla scoperta di dieci ingredienti ‘migranti’, provenienti da ogni parte del mondo. Prodotti importati in Italia e ormai integrati nella cucina del Belpaese: dal couve manteiga brasiliano alla melanzana thailandese, dai fiori di banano allo spinacio d’acqua asiatico. L’Invention Test poi animerà la cucina del cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy con le tradizioni della cultura islamica grazie all’ospite internazionale Anissa Helou, studiosa e scrittrice che incarna la fusione dei popoli. L’assoluto protagonista della prova sarà il pane, declinato in tre diverse versioni: il non uzbeko, lo yufka turco e il rgaif marocchino. La splendida città di Trieste, da secoli crocevia di popoli e culture, ospiterà la prova in esterna alla scoperta della cucina di confine, tra gustosi ingredienti e produttori provenienti dai Paesi confinanti con la regione italiana che fa da porta verso l’Oriente. E sempre nella città friulana, nel pittoresco Castello di Miramare i concorrenti si contenderanno la permanenza nell’ambita Masterclass sfidandosi in uno dei Pressure Test più insidiosi della stagione. Foto in evidenza da Facebook @MasterChefItalia

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