CUCINA IACCARINO DI ‘DON ALFONSO 1890’ RICEVE PREMIO ALLA CARRIERA PER I SUOI 50 ANNI

A Don Alfonso 1890, a Sant’Agata sui Due Golfi a Napoli, è stato assegnato il premio alla carriera per i primi 50 anni del ristorante-icona dell’ospitalità e della Dieta mediterranea. Il premio rientra nell’evento ‘Agrifood Future’ – organizzato da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Salerno per discutere sul futuro del settore dell’agroindustria – e assegnato ad Alfonso e Livia Iaccarino.

Alfonso Iaccarino è uno tra gli chef più influenti nella cucina italiana contemporanea, famiglia di albergatori il suo hotel nasce nel 1890 e oggi l’azienda è supportata anche dai due figli Ernesto e Mario. Tradizione e territorio all’origine della proposta ristorativa, con materie prime che provengono dalla loro azienda agricola biologica Le Peracciole, sette ettari distribuiti nella zona più selvaggia della Penisola Sorrentina dove oltre al celebre liquore di limoni produce anche un pregiato olio d’oliva extravergine.


Il menu è altamente articolato e tra i primi spiccano i Vermicelli di Gragnano allo sgombro, pinoli di Sicilia, cipolle caramellate e passata di tonno alalunga; Riso stagionato un anno con brodo di zafferano iraniano, burro agrodato e parmigiano reggiano 36 mesi servito con tagliata di stino di vitello e salse alla gremolata. Ancora, Ravioli ripieni di fagiano alla genovese, funghi real ostrica, schiuma di grana padano e tartufo nero; Vesuvio di rigatoni di Gragnano, salsa di pomodoro San Marzano, piselli biologici, ricotta e parmigiano reggiano 36 mesi.


Come seconde portate, il Filetto di bisonte manitoba biologico avvolto in strati di bietole, mozzarella di bufala, salsa verde, riduzione di peperoncino rosso San Marzano e verdure scottate biologiche; Astice della nuova Scotia con funghi misti dell’Ontario, scarola involtino e uova di salmone. A seguire, Lombo di agnello dell’Ontario in crosta di erbe, chutney di cipolla rossa, crema di patate all’iraniano allo zafferano e salsa di agnello al gusto di soia; Rombo selvaggio british columbia cotto in salsa di mugnaia, cime di rapa, erbe olio di oliva, capperi siciliani conservati; Croccante di verdure biologiche, cipolle croccanti, zucchine, asparagi bianchi e verdi, cavolfiore, carote, alghe, asparagi di mare, maionese di barbabietola e aglio.

I dolci meritano più di un assaggio: Trionfo alla nocciola Piemonte, mousse, pan di spagna, marmellata di lamponi e foglia oro; Sfogliatella napoletana stradi di fillo, crema pasticcera alla cannella, glassa all’amarena. Costiera Amalfitana, mousse vegana al limone, marmellata di arance, cioccolato croccante yuzu, sorbetto alla carota e mela verde. La cantina del Don Alfonso 1890 conserva oltre 25.000 preziose bottiglie – 1300 etichette presenti provengono da ogni parte del mondo – e una camera d’invecchiamento dedicata ai formaggi.

Il Don Alfonso 1890 è stato il primo ristorante del sud Italia a ottenere tre Stelle Michelin, crede nella sostenibilità e nella cura dell’ambiente. Pratiche virtuose che hanno permesso al ristorante di prendere la Stella verde Michelin nella sua prima edizione.

Credit Ph.: @DonAlfonso1890

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