CIOCCOLATO ‘COMFORT FOOD’ IRRINUNCIABILE, RIVALITÀ ‘FONDENTE VS LATTE’

Il desiderio e la voglia di cioccolato, al latte o fondente, rimane immutata se non addirittura crescente anche sotto i colpi della pandemia facendo diventare tavolette di cioccolato, cioccolatini e altri prodotti al cacao uno dei comfort food quasi irrinunciabili non solo per gli appassionati e i golosi, ma in generale per tutti gli italiani.

Da sempre vi è una rivalità mai assopita tra i fan del cioccolato al latte e quelli del cioccolato fondente. A vincere il derby del consumo, tra cioccolato al latte e cioccolato fondente – secondo i dati della ‘Federazione Italiana di Pasticceria, gelateria e cioccolateria’ – è il primo che trova maggiore apprezzamento, mentre il fondente resta un punto di riferimento per gli addetti ai lavori. Tra le combo più interessanti quella che vede il cioccolato al latte in abbinata con l’arancio e il pistacchio, mentre per il fondente è da scegliere il rum e in generale i liquori.

Secondo ‘Unione Italiana Food’, associazione di rappresentanza diretta di categorie merceologiche alimentari, la produzione 2021 di cioccolato e prodotti a base di cacao per il consumo finale, già positiva nel 2020, ha infatti riguardato 377.858 tonnellate di prodotti finiti (+6,4%) per un valore in crescita del 6,8% sull’anno precedente, pari a 5.130,5 milioni di euro.

I cioccolatini, rispetto alla scarsa performance registrata nel passaggio al 2020, hanno chiuso lo scorso anno con un +17,7% in volume sull’anno precedente e un progresso in valore di un +17,6%, totalizzando 165.146 tonnellate per un fatturato di 2.748,3 milioni di euro.

Performance non positiva invece per le uova di Pasqua che hanno fatto registrare un -11,3% in volume cui si è accompagnato un calo quasi analogo, al -13,9% in valore. Bene il trend degli snack al cioccolato che fanno registrare una crescita in quantità (+8,9%) e in fatturato (+6,7%).

Positiva anche la produzione di semilavorati di cacao, che era stata significativamente impattata dalla pandemia e che ha visto nel 2021 un’ottima ripresa sia dei volumi produttivi, giunti a 282.841 tonnellate con una crescita dell1’1,6% sul 2020, sia del fatturato, che con 793,8 milioni di euro ha fatto emergere un +14,7% sull’anno precedente.

Arretra invece, sia in volume (-5,7%) che in valore (-6,1%), il cacao in polvere per uso industriale. La flessione delle uova di Pasqua è invece dovuta al fatto che lo scorso anno ancora le riunioni in famiglia e la socialità erano molto limitate dal Covid e quindi molti hanno dovuto rinunciare a portare in dono a parenti e amici il classico uovo di Pasqua come di consuetudine.

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