‘PASTA SOSTENIBILE’, I SEGRETI DELLA COTTURA PASSIVA

Anche quando cuciniamo un piatto di pasta possiamo fare la differenza per l’ambiente. Basta utilizzare il coperchio, la giusta quantità di acqua e spegnere il fuoco prima del tempo, perché dalla cottura della pasta a casa dipende il 38% della sua impronta carbonica. Lo rivela uno studio scientifico promosso dai ‘Pastai Italiani di Unione Italiana Food’– presentato in vista della Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno – che per la prima volta calcola l’impatto ambientale della cottura della pasta e il risparmio energetico di emissioni di CO2 equivalente e di acqua.

Le regole: tenere il coperchio sulla pentola quando portiamo l’acqua a ebollizione, usare la giusta quantità di acqua perché ne serve meno di quella che si pensi e spegnere il fuoco prima del tempo approfittando della cottura passiva. L’uso del coperchio per portare a ebollizione l’acqua consente di risparmiare energia sufficiente a ricaricare uno smartphone per 2-3 volte. Che diventano cinque e più, se si cuoce la pasta con la quantità di acqua giusta.

Per 200 grammi di pasta da cuocere in modo convenzionale l’uso del coperchio durante la fase di ebollizione consente un risparmio fino al 6% di energia ed emissioni di CO2 e l’utilizzo di 700 millilitri di acqua invece del classico litro per 100 grammi di pasta, oltre a risparmiare il 30% di acqua, consentirebbe di tagliare il 13% di energia ed emissioni di CO2e senza compromettere la qualità della pasta. Il segreto della ‘cottura passiva’: dopo i primi 2 minuti di cottura tradizionale, la pasta cuoce in modo indiretto, a fuoco spento e con coperchio per non disperdere calore.

Con questo metodo il risparmio di energia ed emissioni di CO2 arriva fino al 47%. Se consideriamo un consumo medio di 23,5 kg pro-capite di pasta, ogni italiano arriverebbe a risparmiare in un anno fino a 44,6 chilowattora, 13,2 chili di CO2e e 69 litri di acqua. E se lo facessimo tutti, i risultati diventerebbero salirebbero a valori importanti: risparmieremmo tra i 356 milioni e i 2,6 miliardi di chilowattora in un anno – pari a un secolo e mezzo di calcio in notturna in Europa, coppe comprese – 4.100 metri cubi di acqua, sufficienti a riempire 1.640 piscine olimpioniche e fino a 776 chilotonnellate di CO2e, le emissioni di una macchina per 21 viaggi andata-ritorno tra la Terra e il Sole.

Un italiano su dieci non usa il coperchio per accelerare l’ebollizione dell’acqua. Tre italiani su quattro ancora impiegano almeno un litro d’acqua per ogni 100 grammi di pasta, ignorando che oggi per cuocere la pasta ne basta molta meno. Mentre la cottura passiva è ancora distante dalla nostra quotidianità, tanto che 9 italiani su 10 (89%) tengono il fuoco acceso fino a cottura completata.

You don't have permission to register