World Nutella Day, PIù LA MANGI PIù GODI

58 anni eppure non li dimostra. Oggi, 5 febbraio, ricorre il ‘World Nutella Day’, che il giornalista di ‘Liberation’ Eric Jozsef ha definito come uno “tra i principali simboli industriali del Paese, come la Vespa o la Fiat 500”. Era il 1964, quando la Nutella si presentò una mattina di maggio nelle case degli italiani dentro un bicchiere esagonale con la fetta di pane ben in vista sull’etichetta e, all’interno, una crema da spalmare alla nocciola: un’immagine che è anche un’abbinata vincente. Un mito celebrato, decantato, anche nel cinema nel 1984 con Nanni Moretti di ‘Bianca’, mezzo nudo, che si spalma la fetta di pane direttamente da un barattolo gigante di Nutella. Un totem, su cui sono cresciute almeno quattro generazioni: i baby boomers, la Generazione X, i Millennials e ora la Generazione Z.

La morbida crema è stata inventata da Michele Ferrero, che diede vita a una nuova categoria merceologica, quella delle creme spalmabili, di fatto sdoganando il cioccolato in Italia e portando, ovunque nel mondo, una dolcezza della tradizione piemontese, sotto forma di lingotto marrone: il Giandujot. Quando ancora il Gruppo Ferrero poteva contare appena su venti stabilimenti, 30 mila collaboratori, 73 società operative, oltre 8 miliardi di fatturato, quarto gruppo dolciario nel mondo mentre a febbraio 2020 – l’anno della pandemia – ha fatto i conti scoprendo di aver aumentato del 7,8% il fatturato raggiungendo i 12,3 miliardi di euro. Già, perché il lockdown ha di fatto favorito il consumo casalingo dei prodotti del Gruppo, 105 società consolidate a livello mondiale e 31 stabilimenti produttivi, con un organico medio di 34.121 dipendenti. La storia della Ferrero che ha portato al successo il brand della Nutella nasce nel 1923 quando Pietro Ferrero, il capostipite, dopo un po’ di anni di apprendistato come panettiere, all’età di 25 anni apre una pasticceria a Dogliani, piccolo centro delle Langhe in provincia di Cuneo, sotto i tradizionali portici del centro del paese. Con le sue prelibatezze dolci conquista Piera Cillario, che sposerà nel 1924. Dall’unione nasce, appunto, Michele, ‘il genio’. Ma l’impresa di Pietro non decollerà mentre sarà poi Giovanni, fratello più giovane di sette anni, a sviluppare un’attività commerciale all’ingrosso di lievito per panettieri e generi alimentari. Nel 1940 Pietro e Pierina Ferrero aprono sette vetrine di una pasticceria nel quartiere torinese di San Salvario e due anni più tardi, nel 1942, il laboratorio di Alba. Da lì in poi…il successo con il pastone del Giandujot mentre nel 1946 avviene l’atto costitutivo della ditta Ferrero vera e propria. Nel 1951 il ‘Sultanino’ è il primo prodotto inventato e messo a regime da Michele Ferrero, uno snack innovativo, una barretta a basso prezzo destinata alla merenda dei bambini. 

Nel 1953 è la volta del ‘Cremablock’ da 30 lire, 36 grammi di cioccolato con ripieno di nocciola mentre nel 1954 finisce l’era del marchio Gianduja mentre compare un nuovo prodotto: ‘Cremalba’, dolce a base di latte in polvere, burro di cocco, uova e zucchero, in vari gusti: cacao, caffè, zabaglione e con canditi. Nel 1957 muore Giovanni Ferrero e nel 1961 nasce ‘Brioss’, la merendina ‘sempre fresca e fragrante’. E ormai siamo alla vigilia del debutto della Nutella. Nel 1962 Ferrero si trasforma in una Spa, nel 1963 costruisce un grattacielo a Francoforte, e il 20 aprile 1964 si dà avvio alla produzione della Nutella nello stabilimento di Alba, prodotto realizzato con zucchero, olio di palma, cacao, nocciole, latte, lecitina di soia e vanillin. Da allora in poi sarà un crescendo di successi, anche esteri: nel 1965 la Nutella comincia ad essere spalmata in Germania, in Francia si testa una vaschetta mignon fino all’exploit con il debutto pubblicitario a Carosello nella serie ‘Una pagina del libro Cuore’, girata dal regista Sandro Bolchi, cinque brevi sketch di due minuti. L’ascesa è del gruppo dolciario è inarrestabile: nel 1968 nascono i Kinder, ‘piu’ latte e meno cacao’, nel 1969 il confettino di liquirizia ‘Tic Tac’ per il mercato americano, nel 1976 è la volta della barretta ‘Kinder cereali’, nel 1982 ‘Ferrero Rocher’, la pralina più venduta nel mondo. Fino all’ingresso, come voce a sé, nel dizionario della lingua italiana. Era il 1995.

Il ‘World Nutella Day’ è stato istituito il 5 febbraio del 2007 da Sara Rosso, blogger americana e fan sfegatata di Nutella, che dal 2015 ha trasferito l’iniziativa a Ferrero, che ne detiene il copyright. “Amava a tal punto Nutella – si legge sul sito ufficiale del Gruppo Ferrero – da pensare che meritasse una giornata di festa. Un’idea che ai fan di Nutella è piaciuta moltissimo!

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